MURLO
Castello di Murlo
Il Castello di Murlo fu il centro principale del feudo vescovile, sede dei Vescovi di Siena.
Il Castello è dominato sul punto più alto dall’imponente palazzo vescovile, di forma quadrata e con una base scarpata, denominato comunemente il “Palazzone”. Interessante la porta di ingresso, sormontata da un arco acuto di pietra, e all’interno, notevoli gli ambienti a volta del piano terra e le sale con travature al primo piano. Il palazzo sorse trasformando e ampliando il preesistente costituito da una torre del XIII secolo; se ne vedono le tracce sulla facciata e soprattutto all’interno su tutti I piani. Le mura che circondano il borgo/castello sono dello stesso periodo e sono ancora visibili su quasi tutto il perimetro, lungo il quale si aprono due porte, una a nord e l’altra a sud/ovest.
Caratteristiche la case addossate alle mure, costruite la maggior parte anch’esse dopo la guerra di Siena, nelle quali sono emerse tracce secolari durante le ristrutturazioi degli ultimi decenni.
Sino al 1832, la sede del Municipio di Murlo era in questa Palazzina.
Attualmente il Palazzo Vescovile ospita il Museo Archeologico di Murlo, con I ricchi ritrovamenti archeologici di Poggio Civitate; bellissimi I panorami che si possono vedere dalle finestre dell’ultimo piano.
MURLO
Rudere del Castello di Crevole
Si hanno notizie del Castello di Crevole dal 1189, era uno dei sei comunelli in cui era suddiviso il territorio del Feudo e secondo, dopo Murlo, come importanza come residenza del Vescovo di Siena. A Crevole furono compilati gli Statuti del Feudo, sotto la guida dell’arcivescovo Malavolti; qui era conservato l’archivio del Vescovado. Aveva un’enorme importanza strategica.
Per questo nel XIV secolo il controllo di Crevole passò più volte dal Vescovo alla Repubblica di Siena, in particolare nei tempi di guerra; da questo luogo dominante le valli si poteva controllare il flusso delle informazioni (allora con segnali di fumo) ed era una posizione molto difendibile.
Nota la strenua resistenza di Crevole agli eserciti imperiali durante la guerra di Siena, al cui termine l’imponente castello fu completamente smantellato.
I resti delle torri sono stati recentemente consolidati, ma il magnifico panorama, la grandiosità dei resti ne fanno un luogo di suggestione straordinaria
MURLO
Castello di Campriano
Campriano costituisce una residenza di campagna di eccezionale fascino e si trova lungo la strada di Radi. Si ha notizia di Campriano,del suo castello e della piccola chiesa di San Giovanni dal 1081; la proprietà, inizialmente dei monaci di San Eugenio, è passata da varie famiglie nel corso del XII e XIV secoli, venendo più volte distrutta e ricostruita, secondo le alterne vicende e guerre assai complesse e anche confuse, fino alla sua distruzione nel 1368.
Attualmente Campriano presenta ancora I due livelli delle cinta murarie, di cui quella superiore a forma di pentagono, il resto di due torri e la deliziosa chiesetta romanica di San Giovanni Battista Decollato, che conserva all’interno anche pregevoli sculture moderne. Proprietà privata con importante produzione di vino e di olio.
MURLO
Castello di Montepescini
Dell’esistenza di Montepescini si ha notizia dal 1055, da quando il territorio di Murlo fu donato dall’imperatore del Sacro Romano Impero ai vescovi di Siena.
Le alterne vicende delle guerre nel XIV secolo, lo portarono alla distruzione alla fine del 1300; il castello rappresentava un interessante esmpio di architettura fortificata toscana.
Oggi rimangono buona parte del basamento della cinta muraria e qualche modesto tratto delle mura. Accanto una vasta costruzione attorno ad una torre, probabilmente cinquecentesca, con ampi sotteranei a volta; altri fabbricati del XIX secolo quando l’insieme delle costruzioni venne trasformato in una villa e fattoria, oggi di proprietà demaniale.
MURLO
Grancia di San Giusto
San Giusto, di cui si ha notizia dal 1164, con un riferimento alla sua antica pieve, rimase per secoli possedimento dei Ranuccini.
Con donazioni testamentarie lasciarono progressivamente le loro propierìtà allo Spetale di S.Maria della Scala, creando le condizioni per la costituzione della Grancia, che, ancora nel 1750, comprendeva numerosi poderi (Mattioni, Poggio Cenni, Gonfienti, Campo Longo, Poggio Coppoli, Rigo Secco, Pian di Rocca).
Ma alla fine del XVIII secolo tutte le Grancie vennero alienate per le disastrose condizioni economiche dello Spetale; nel 1785 anche San Giusto venne messo all’asta.
Si conservano l’antica abside e quello che era il campanile, le abitazioni, i passaggi e alcune finestre ad arco ribassato
Pievi e Chiese
MURLO
Cattedrale di S.Fortunato a Murlo (foto)
La piccola chiesa di fianco al Palazzo Vescovile é stata elevata al rango di cattedrale alla fine del XVI secolo, essendo la chiesa del Vescovo. Si hanno notizie di questa chiesa dal 1081, alla quale viene dato il titolo di Pieve nella seconda metà del XII secolo, avendo pari dignità a funzione della Pieve a Carli.
La sua probabile originale forma a capanna fu completamente ristrutturata nel 1589 dall’arcivescovo Bandini Piccolomini con la creazione di un transetto e due nuovi altari in stucco, ad imitazione dei marmi policromi; furono ornati con due tele di Astolfo Petrazzi ( ) e di Dionisio Montorselli ( ), tuttora esistenti.
Anche il fonte battesimale risale alla fine del Seicento: nella vasca è stato riscoperto un fonte più antico, quattrocentesco, che reca scolpiti festoni, una fascia decorata a fogliame e il monogramma bernardiniano. Da notare anche due acquasantiere: una cinquecentesca e l’altra trecentesca.
Cappella di S.Nicola a Murlo, notizie dal 1700 quando fu trasformata in deposito per gli attrezzi agricoli.
VESCOVADO DI MURLO
Cappella di S.Maria Assunta a La Befa (foto)
Non si conosce niente di precedente al 1598, quando risulta negli atti della costituzione del Vicariato di Murlo.
La presenza di un trittico di scuola senese, databile alla fine del Quattrocento e riconducibile alla scuola del Vecchietta, ne conferma una data di costruzione antecedente; il trittico fu acquistato dallo Stato nel 1972 ed è oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
Fu sede nel corso di tutto il Settecento della Compagnia dei Celesti, che ne curava la conservazione e provvedeva alle funzioni religiose. Fu ristrutturata e ridotta all’attuale forma nel 1871 e restaurata alla fine del secolo scorso.
VESCOVADO DI MURLO
Chiesa di S.Giovanni Battista a Decollato Campriano (foto)
La chiesa, di cui si ha notizia sin dal 1151, si trova sulla sommità degli spalti della fortezza del Castello di Campriano, è aperta al culto, ma di proprietà privata. Nella sua forma a capanna, conserva le antiche strutture con le tre absidi, visibili solo dall’interno, per le successive costruzioni addossate alla chiesa all’esterno. Dalla chiesa proviene una bella Madonna col Bambino di Pietro Lorenzetti, oggi al Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia a Buonconvento. Lo stato di conservazione e la pregevole fattura ne fanno uno tra i più originali e suggestivi del territorio, anche per le interessanti sculture di Massimo Lippi all’interno.
Cappella della Madonna a Lupompesi, notizie del 1654. Trasformata oggi in abitazione privata.
MURLO
Pieve di S. Maria a Carli (foto)
Una delle chiese romaniche più antiche del territorio, di cui si hanno notizie della sua esistenza dal 1081, è aperta al culto 1-2 volte l’anno; la ricostruzione del 1767 ha quasi del tutto cancellate le strutture originarie. Denominata “pieve vecchia” per distinguerla da quella di San Fortunato a Murlo, mantenne a lungo la devozione dei fedeli per l’immagine della Madonna col Bambino di Andrea di Niccolò.
La tavola, menomata dei due santi laterali e della parte inferiore del pannello centrale originali, è esposta nella chiesa di Vescovado, ritornata recentemente alla sua interezza dopo il restauro del pittore Graziano Bernini.
A testimonianza della grande venerazione di popolo rimane una complessa macchina processionale in legno, intagliata nel Settecento, che conteneva il dipinto nelle sue uscite per le campagne circostanti. L’edificio è preceduto da un atrio a tre arcate in mattoni; l’interno, a pianta unica, conserva i tre altari settecenteschi di stucco bianco, ornati da sculture dell’Arrighetti.
MURLO
Chiesa di S.Michele Arcangelo a Montepertuso (foto)
La pieve è ricordata dal 1214; nel 1475 fu ornata del trittico con San Michele e altri santi di Benvenuto di Giovanni, poi trasferito nella parrocchiale di Vescovado e sostituito da una copia. Fu completamente restaurata agli inizi del Novecento in forme neogotiche: all’interno furono costruiti tre altari in pietra serena con un ricco tabernacolo in marmo sull’altare maggiore. Ha avuto una notevole ripresa per l’attività della Comunità Mondo Nuovo che vi ha fondato uno dei suoi centri, impegnandosi in una costante azione di recupero della struttura architettoniche che si è conclusa nel 1997 con il ripristino sia dell’edificio di culto che degli annessi. La chiesa è stata ornata da un nuovo tabernacolo scolpito da Chiara Tambani nel 1997.
Chiesa di S.Margherita a Montorgiali, notizie dal 1055 oggi scomparsa.
Sacello di S.Biagio a Montorgiali, notizie di una chiesa nel 1598 oggi sacello, restaurato nel 1995.
Oratorio di S.Leonardo Madonnino di Tinoni perduta ogni traccia.
CASCIANO DI MURLO
Pieve di S.S.Giusto e Clemente (foto)
E’ un edificio sacro che si trova in località Casciano di Murlo, oggi aperta al culto.
La presenza di un monastero femminile, di cui si hanno notizie dal 1275 dedicato a san Giusto avrebbe conferito a Casciano l’appellativo “delle Donne”. Soppresso nel 1463, la sua chiesa ricevette la dignità di pieve di Murlo.
L’odierno edificio, riferibile al tardo periodo romanico, presenta un impianto a croce latina a unica navata, con transetto sporgente e scarsella terminale.
L’edificio appare privo di caratteri decorativi, fatta eccezione per la finestra della facciata, ornata da una ghiera a sezione circolare, caratterizzata da un motivo bicromo
CASCIANO DI MURLO
Eremo di Montespecchio -detto “Il Conventaccio” (foto)
L’eremo, di cui si hanno notizie dal 1189, ai tempi di Federico Barbarossa, è un luogo di grande suggestione, nonostante sia ridotto a poco più di un rudere, che sta andando completamente in rovina.
I resti dell’edificio appaiono nel fitto della macchia, ancora vividi nell’alternanza di colori che mischia il verde scuro del marmo di Vallerano e il prezioso marmo rosa. Resta parte dei muri perimetrali interrotti da esili monofore con copertura ad arco a sesto ribassato; la volta, a botte, è crollata; restano anche tracce delle lesene e dei capitelli che sorreggevano l’arco posto a metà della navata. La chiesa, dedicata a S.Maria di Rocamadur, e il convento furono uno dei più imporanti centri agostiniani; la sua costruzione risale al XIII secolo; nel 1449 vi si svolse l’ultimo capitolo delle congregazioni di osservanza agostiniana.
Nel XVII secolo le precarie condizioni dell’edificio costrinsero gli ultimi religiosi a trasferirsi a Crevole. La tavola “Madonna di Crevole” dipinta dal giovane Duccio di Buoninsegna per il convento, fu trasferita alla chiesa di Santa Cecilia a Crevole e poi al Museo dell’Opera del Duomo a Siena.
Oratorio della Madonna di Piantasala a Casciano, notizie dal 1575 oggi aperta al culto, restauro recente.
CASCIANO DI MURLO
Pieve di S.Cecilia a Crevole (foto)
Era già una parrocchia operante nel 1189 oggi restaurata, sconsacrata e di proprietà privata.
Tra le più antiche del territorio della Val di Merse. Nella Pieve di Santa Cecilia in Crevole fu trasferita la deliziosa tavola della “Madonna di Crevole” dipinta ad opera di Duccio di Boninsegna (1283/84), quando I frati abbandonarono il convento di Montespecchio; attualmente al Museo dell’Opera del Duomo di Siena, di fianco alla grande “Maestà” dello stesso autore.
CASCIANO DI MURLO
Pieve dei S.S. Pietro e Paolo a Montepescini (foto)
Se ne hanno notizie dal 1055 (attualmente in restauro).
La sua origine risale probabilmente all’XI secolo, ma le prime notizie certe sono del secolo successivo. Mostra i segni dell’origine romanica nella facciata, col tetto a capanna e parato a grosse bozze di pietra intervallate da scansioni in mattone.
Gravemente danneggiata durante il passaggio delle truppe pisane nel 1332, subì ulteriori danni alla fine del Trecento per mano delle truppe fiorentine e non fu risparmiata durante il passaggio dell’esercito imperiale del 1554.
Nonostante ciò, fu sottoposta a continui interventi di restauro che ne preservarono la struttura. L’interno è stato rimaneggiato nel XVII secolo; gli altari barocchi a volute e ovali di stucco bianco conservano una pala seicentesca, copia della tavola del Sodoma con due Santi.
CASCIANO DI MURLO
Madonna di Piantasala
Probabilmente in origine era una cappella sulla biforcazione di due strade importanti, come era frequente trovare nel territorio.
La fondazione della chiesa si fa risalire ai Longobardi intorno al VII secolo. Sicuramente ancora esistente nel XVI secolo, come si ricava dalla data (1514) e dalla firma che Andrea di Niccolò lasciò sull’affresco in cui è raffigurato San Rocco di Montpellier.
La chiesa ha subito numerosi interventi nel corso dei secoli, prima nel XVI secolo con l’aggiunta di un portico sulla facciata, poi eliminata per l’ingrandimento della chiesa all’inizio del Novecento.
La Madonna di Piantasala è da sempre oggetto di grande devozione in quanto ritenuta miracolosa, e a fianco di questa Madonna sembra che grande importanza abbia avuto nei secoli la devozione per il Santo festeggiato il 16 agosto; ne sono testimonianza i numerosissimi ex-voto esposti nella chiesa.